RIFUGIO ANTERMOIA-Catinaccio

ACCESSO STRADALE

Da Camposampiero raggiungiamo la Val di Fassa passando per Agordo, Cencenighe, Falcade, Passo di San Pellegrino.
Posteggiamo le automobili a Mazzin nel primo parcheggio che incontriamo a sinistra all’ingresso del paese. E’ prevista una
sosta per la colazione alla pasticceria “La Briciola” a Santa Giustina (BL).

DESCRIZIONE ITINERARIO

Dal parcheggio (m 1.367) ci dirigiamo nel centro di Mazzin e a un ponte prendiamo la strada che sale alla nostra sinistra con le
chiare indicazioni per il rifugio Antermoia che raggiungeremo percorrendo la verde Val Udai. Seguiamo per un bel tratto la
ripida strada, trascuriamo un bivio alla nostra sinistra fino a uno scolo di ghiaia. Da questo punto in poi (a circa 1h 15’ dalla
partenza) la strada lascia il posto a un sentiero che ci porta in mezzo al bosco. Il tratto boscoso dura ben poco e, infatti, ci
troviamo in breve all’aperto giusto davanti alla cascata Spina de Lech. Il sentiero prosegue prevalentemente all’aperto, su
fondo tutto sommato poco insidioso, daprima vicino alle rocce e dopo più al centro della Val Udai che si fa sempre più stretta.
L’ambiente è fresco, verde; siamo accompagnati dal rumore del torrente. Davanti a noi vediamo una forcella che raggiungiamo
per percorso sempre più ripido. Il sentiero non è tecnicamente difficile, va sicuramente affrontato con calma vista la ripidezza.
Raggiunta la forcella proseguiamo per breve traversata fino al bivio in località Camerloi (m 2.203, 2h 30’ circa dalla partenza)
con il sentiero n. 577 che seguiremo al ritorno. Qui ci fermiamo per una pausa. Ci troviamo nella parte superiore della Val De
Dona che si sviluppa a Est. Noi invece proseguiamo verso Ovest in direzione delle pareti di roccia. Trascurando qualche traccia
di sentiero sulla nostra destra raggiungiamo in una ventina di minuti il bivio con il sentiero n. 578 per il Passo delle Ciaregole e
per il rif. Michieluzzi. Da questo punto il sentiero riprende a salire più deciso, senza particolari difficoltà, in ambiente dolomitico
fino al Passo de Dona (m 2.516 3h 30’ dalla partenza) dal quale possiamo avvistare la nostra meta, il rif. Antermoia posto un
po’ più in basso a circa 15’ dal passo. In prossimità del passo possiamo allargare la nostra veduta non soltanto sul vicino
gruppo del Sasso Piatto – Sasso Lungo ma riusciamo a scorgere anche il Gran Vernel e Punta Penia da una prospettiva
inconsueta. A sud vediamo la Catena dei Monzoni con sullo sfondo, il versante nord delle Pale di San Martino. Dal rifugio
raggiungiamo in breve il suggestivo lago d’Antermoia. Dopo la meritata pausa pranzo che facciamo presso il rifugio, ritorniamo
sui nostri passi fino al bivio tra i sentieri nn. 580 e 577 che abbiamo incontrato questa mattina salendo dalla Val Udai (1h dal
rifugio Antermoia). Questa volta, invece di discendere per la Val Udai, proseguiamo davanti a noi sulla carrareccia con
segnavia n. 577 per la Val De Dona. Dopo aver superato alcune abitazioni in legno arriviamo al piccolo rifugio Dona (m 2.100,
1h 30 dal rifugio Antermoia). Qui ci fermiamo un ultima volta prima di affrontare l’impegnativa discesa. Dobbiamo, infatti,
percorrere la strada forestale che pur avendo tutto sommato un fondo abbastanza buono (alcuni tratti sono cementati) è
tuttavia molto ripida. E’ necessario pertanto prestare attenzione in questa fase di discesa. Tralasciati alcuni bivi (un paio alla
nostra sinistra e un paio alla nostra destra) prendiamo il tratturo alla nostra destra che in poco tempo ci condurra a Mazzin dove
concluderemo l’escursione (3h 15 dal rifugio Antermoia, 7 h in totale).

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