Grancona in val Liona colli Berici

Ogni Partecipante deve:

a) Prendere visione del programma per valutare le prevedibili difficoltà ed impegno, così da decidere sull’opportunità della sua iscrizione sulla base di una preparazione fisica, nonché sul possesso di un adeguato equipaggiamento.

b) Seguire l’itinerario previsto e non allontanarsi dal gruppo, salvo autorizzazione del responsabile d’escursione.

c) Osservare scrupolosamente le disposizioni impartite dall’accompagnatore e dai suoi eventuali collaboratori, ed adottare tutti gli accorgimenti atti a garantire la propria e altrui incolumità.

d) Alle escursioni è vietato portare animali.

Dalla piazza del Donatore nel piccolo paese di Spiazzo, si segue il sentiero n. 61 che costeggia i mulini Zucca e Piombino ora abitazioni private, raggiungendo  un pianoro chiamato Pianezze. Si prosegue inoltrandosi nel bosco, fino alla fontana dei Casalin che fungeva in passato da abbeveratoio e lavatoio. Si continua fino ad arrivare alla contrada Casalin e da qui si procede fino ad incrociare la provinciale; la si attraversa riprendendo una comoda carrareccia che costeggia l’oratorio di Sant’Antonio Abate dove faremo una sosta. Si riprende il sentiero attraverso i campi fino ad arrivare alle prime abitazioni di Grancona e alla sommità della collina da cui si può godere il panorama sulle Prealpi Vicentine: Sengio Alto, Cornetto, Monte Pasubio, monte Maggio, Monte Novegno. Si prosegue dritti per strada asfaltata fino alla Parrocchiale di Grancona del 1885. Dalla chiesa si scende lungo il sentiero che porta alla fontana del Pissolo; superata la fontana, si continua a scendere attraverso campi e vigneti in direzione sud , fino alla chiesa di San Vincenzo a Spiazzo. Da qui si raggiunge il parcheggio da dove ha avuto inizio l’itinerario.

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