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CIMA MONTE PELMO – Dolomiti di Zoldo

PRIMO GIORNO

Si parte da Zoppè di Cadore nei pressi del Col de Vizza a circa 1600 m di quota. Si prende la stradina che sale verso nord lungo il fianco orientale del Col de La Vìza (sbarra e divieto di accesso con automezzi) con moderata pendenza. Giunti a quota 1693 m, essa piega decisamente a ovest, assume segnavia 493 e porta in breve a una sella prativa a settentrione del Col de La Vìza, dove si trova una bella baita recentemente ristrutturata.
Si continua ora con modestissima pendenza in direzione ovest, costeggiando le pendici prative del monte Penna, fino a un promontorio a quota 1799 m, dove la strada piega a nord e appare improvviso il Pelmo, in una inquadratura che ben giustifica l’immagine di enorme trono che gli viene attribuita. Presso il promontorio confluisce da sud il sentiero 471 (CM) che sale direttamente, ma più faticosamente, da Zoppè. Assumendo la numerazione di quest’ultimo , la strada si addentra a settentrione su terreno un pò dissestato. Il tracciato diventa ora un sentiero su terreno di frana in molti punti melmoso e poi riprende in buone condizioni fino a raggiungere la testata della valle del Rutorto, da dove in pochi minuti si arriva a un’ampia zona d’alto pascolo umida e argillosa (I Campi di Rutorto), dove in estate pascolano vacche e cavalli.

Qui si è letteralmente sovrastati dall’imponente struttura del Pelmo, che offre a est il suo versante più arrendevole, sul quale si può individuare la sottile linea della Cengia di Ball, che dalle ghiaie sottostanti la Spalla Est intaglia la basale consentendo l’accesso alla soglia del vallone orientale. A nord, su di un minuscolo colle, è ben visibile il rifugio Venezia, che si raggiunge in un paio di minuti (1946 m; ore 2 da Zoppè) dove pernotteremo.

SECONDO GIORNO

Di buonora partiremo dal rifugio Venezia verso nord-ovest lungo il ben marcato sentiero 480, prima su terreno coperto da mughi e poi sul ghiaione, avvicinandosi al piede dell’altissima Spalla Est. Prima di raggiungerla si trova un bivio: sulla destra, verso nord, continua il sentiero 480 (sentiero Flaibani) che porta a Forcella di Val d’Arcia; si prende invece a sinistra (nord) un sentierino meno marcato, ma ben evidente, che punta direttamente alla base delle rocce, raggiungendole in corrispondenza di una paretina inclinata di roccia chiara (2100 m; ore 0.20 dal rifugio). Qui ci imbragheremo e ci prepareremo per la salita sulla parte rocciosa.
Con opportuni andirivieni, segnalati da vecchi bolli rossi, si supera senza difficoltà la breve parete e si raggiunge così la bancata con la quale ha inizio la cengia di Ball. Si percorre la cengia, che porta a sud in lieve ascesa lungo cornici roccioso-ghiaiose e tracce di sentiero (diversi ometti segnano il percorso che peraltro è assolutamete univoco), oltrepassando le rientranze formate da tre successivi canalini dove, nei tratti meno facili, si trovano infissi chiodi per eventuali manovre di assicurazione. Nel fondo dell’ultimo canale si trova quello che.viene considerato il passaggio chiave della cengia, il Passo del Gatto, dove una sporgenza della roccia costringe a procedere carponi oppure a superarla all’esterno con un passaggio d’arrampicata, facile ma esposto, ma protetto da un cordino.

Oltre questo tratto la cengia diviene più agibile, un vero e proprio sentierino, anche se piuttosto aereo, e porta infine a sbucare sul bordo inferiore dell’enorme vallone detritico compreso fra le due spalle del monte. Da questo punto in avanti il carattere della salita cambia radicalmente: la traccia risale infatti lungamente e con numerosi zig zag, le ghiaie. A quota 2700 m circa ci si trova sotto una fascia di salti rocciosi che collega la Spalla Sud alla Spalla Est e sembra ostacolare il proseguimento. Seguendo le tracce e gli ometti, si superano invece i gradoni con opportuni andirivieni che permettono di evitare le difficoltà maggiori e si raggiunge così il circo superiore (il Vant), non visibile dal basso.

Si risale diagonalmente il vant verso ovest fra placche crepacciate, massi, ghiaie e macchie di neve fino a raggiungere l’arcuato ciglione occidentale del monte, che unisce la sommità alla Spalla Sud. Da questo vertiginoso terrazzo, a quota 3000 m circa, si può apprezzare la vista di Civetta e Moiazza che chiudono lo sfondo a sudovest e quella del pianoro sommitale del Pelmetto, quasi in quota e vicinissimo, separato dal Pelmo dallo stretto intaglio della Fisura. Bisogna ora piegare a nord/nord-est e superare la cresta sommitale, inizialmente sottocresta (a est), più in alto quasi sul filo e, per brevissimo tratto (con impressionante colpo d’occhio sulla parete nord), sul filo stesso. Le tracce e gli ometti tolgono comunque ogni dubbio sul percorso e portano infine alla sommità (3159 m), da dove la vista spazia tutt’intorno su un immenso panorama. Discesa
La discesa si compie a ritroso lungo il percorso di andata dalla cima del Pelmo al rifugio Venezia; da qui si segue la strada fino a Col del Piàn e infine si giunge al punto di partenza (1600 m; )

 

  • Dislivello 1° giorno:

    +400mt

  • Dislivello 2° giorno:

    + 1200 mt
    - 1600 mt

  • Tempi di percorrenza:

    1° g 2 ore
    2° g 4,5+5 ore

  • Pranzo - Cena: Pranzo al sacco, Cena In rifugio
  • Info Rifugio:

    Costo del rifugio € 56
    portare tessera cai e saccolenzuolo

  • Abbigliamento: Da Alta Montagna
  • Atrezzatura: 1 Cambio, Casco, Imbrago basso
  • Note::

    longe, cordini e moschettoni

Data

Ago 03 - 04 2024
Expired!

Ora

10:30 - 19:00

Costo

€56.00

Luogo Partenza

Parcheggio Teatro Ferrari
Via Andrea Palladio, 1, 35012 Camposampiero PD

Via Andrea Palladio, 1, 35012 Camposampiero PD

Accompagnatore

_CAI
Telefono
+39 3701506360

Villa Campello - Via Tiso da Camposampiero 12, 35012 Camposampiero PD

Accompagnatori

Mario Fabbian
Telefono
+39 3403457633
Michele Miato
Telefono
+39 3288625348
Adriano Scapocchin
Adriano Scapocchin
Telefono
+39 3392422974
  • Dislivello 1° giorno:

    +400mt

  • Dislivello 2° giorno:

    + 1200 mt
    - 1600 mt

  • Tempi di percorrenza:

    1° g 2 ore
    2° g 4,5+5 ore

  • Pranzo - Cena: Pranzo al sacco, Cena In rifugio
  • Info Rifugio:

    Costo del rifugio € 56
    portare tessera cai e saccolenzuolo

  • Abbigliamento: Da Alta Montagna
  • Atrezzatura: 1 Cambio, Casco, Imbrago basso
  • Note::

    longe, cordini e moschettoni

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