Croda del Beco – Piccola Croda Rossa

ITINERARIO giorno 1 Partiremo da Camposampiero e andremo verso Cortina d’Ampezzo, che oltrepasseremo. Arrivati a S. Uberto prenderemo la navetta che ci porterà fino alla Malga Ra Stua, a quota 1695 m s.l.m.. Qui inizierà la nostra escursione. Dalla Malga Ra Stua prenderemo il sentiero CAI n° 6, fino ad arrivare al Cianpo de Crósc (Campo Croce), dove nasce il Boite. Da qui gireremo a destra e prenderemo il sentiero n° 26, guadagnando quota fino ad arrivare alla Crósc del Grisc, alle pendici della Piccola Croda Rossa. Proseguiremo quindi verso il lago Gran de Fosses, passando vicino al lago de Rémeda Rósses e al piccolo lago Pizo. In questa zona si ha una meravigliosa visione della ancora lontana Croda del Becco, nostra meta. Il suo nome italiano, “Croda del Becco”, deriva dal fatto che lungo le sue pendici prospera una nutrita comunità di stambecchi. Attraverseremo quindi un vasto altopiano in dolce salita fino a giungere al Rifugio Biella, quota 2327 m. Dopo aver recuperato le energie andremo sulla Forcella Sora Forno (2389 m), e da qui ci appresteremo a salire la via normale della Croda del Becco. Questo è il tratto più impegnativo della giornata, una salita ripida a zig-zag che richiede buona gamba e una certa dimestichezza con i terreni impervi, via che comunque rimane nell’ambito dell’escursionismo. Arrivati in cima, a quota 2810 m, ci sembrerà di volare sul lago di Braies, a picco sotto di noi. Dalla cima si ha inoltre un panorama mozzafiato, con splendide vedute su molti massicci dolomitici: la vicina Croda Rossa d’Ampezzo, le Tre Cime di Lavaredo, le cime del gruppo del Sasso di Santa Croce, le Tofane, ecc… Dopo aver goduto di tanta bellezza scenderemo per lo stesso sentiero fatto in salita, prestando la dovuta attenzione, fino a ritornare al Rifugio Biella, dove pernotteremo. ITINERARIO giorno 2 Dal rifugio ci avvieremo di buon mattino verso la Piccola Croda Rossa, mantenendoci in quota lungo il sentiero CAI n° 28, fino a giungere alla Forcella Cocodain (2330 m), da cui si diparte la via normale alla Piccola Croda Rossa. Qui il percorso si fa impegnativo ed è poco segnalato, da qualche raro ometto di pietre e da qualche sbiadito bollo rosso. La via che seguiremo ad un certo punto incontra sulla Remeda Rósses la via normale ampezzana, proveniente dall’insellatura tra il lago Gran de Fosses e il lago de Rémeda Rósses, via che seguiremo al ritorno. Dalla cima della Rémeda Rósses (2605 m s.l.m.) avanzeremo perdendo una cinquantina di metri di quota, e ritorneremo a salire inoltrandoci in una zona completamente sassosa, un paesaggio quasi lunare. La salita non è tecnicamente difficile, ma lunga e faticosa, e bisogna fare attenzione a seguire la giusta via. L’arrivo in vetta, a quota 2860 m s.l.m., ci ripagherà delle fatiche compiute con la strepitosa vista sulla vicinissima Croda Rossa d’Ampezzo, uno dei tremila dolomitici più scenografici. E se avremo fortuna, sui declivi della Piccola Croda Rossa potremo scorgere ungulati, quassù infatti hanno uno degli habitat ampezzani preferiti. Per il ritorno scenderemo lungo la stessa via fino alla Rémeda Rósses, da cui procederemo lungo la via normale ampezzana, che scende fino alla selletta tra i laghi Gran de Fosses e de Rémeda Rósses. Da qui in poi cammineremo lungo il sentiero 26 percorso il giorno precedente, fino al Cianpo de Crósc, e quindi lungo il sentiero n° 6, fino a ritornare alla Malga Ra Stua. Scarica Itinerario

NOTE Ogni Partecipante deve: • Prendere visione del programma per valutare le prevedibili difficoltà ed impegno, così da decidere sull’opportunità della sua iscrizione sulla base di una preparazione fisica, nonché sul possesso di un adeguato equipaggiamento. • Seguire l’itinerario previsto e non allontanarsi dal gruppo, salvo autorizzazione del responsabile d’escursione. • Osservare scrupolosamente le disposizioni impartite dall’accompagnatore e dai suoi eventuali collaboratori, ed adottare tutti gli accorgimenti atti a garantire la propria e altrui incolumità. Di norma alle escursioni è vietato portare animali. Sarà ad insindacabile giudizio degli accompagnatori responsabili ogni variazione di itinerario e/o programma in funzione delle condizioni atmosferiche, del percorso e della preparazione del gruppo.