RIFUGIO VII° ALPINI E PALA DELLA MOLA-Gruppo della Schiara

ATTENZIONE USCITA ANTICIPATA AL SABATO

RISPETTO AL PROGRAMMA STAMPATO!!!

ACCESSO STRADALE

Camposampiero – Resana SR308 – Castelfranco Veneto – Caerano San Marco – strada SR348 Feltrina – Busche – Santa
Giustina Bellunese (colazione presso bar pasticceria alla Briciola) – direzione Belluno – via Travazzoli direzione Bolzano
Bellunese – indicazioni per Case Bortot, parcheggio poco oltre Locanda Case Bortot; 96 km per singolo viaggio, 192 km totali;
costo del viaggio da dividere tra i componenti dell’auto.

DESCRIZIONE ITINERARIO

Escursione al rifugio VII° Alpini e giro delle Pale de la Mola (gruppo della Schiara sopra Belluno).
Classica e storica escursione di una giornata che ci porta nel gruppo montuoso della Schiara delle Dolomiti Bellunesi,
compiendo quasi un anello tra la Valle dell’Ardo e la Val de la Medassa.
Il rifugio VII° Alpini (1.502 mt) sorge nell’alta e selvaggia conca del Pis Pilon, ai piedi delle grandi muraglie delle Pale del
Balcon, della Schiara, del Pelf e delle Pale de la Mola, in un ambiente di sicuro fascino, ricco di flora, fauna e di corsi d’acqua
(che creano spettacolari cascatelle e forme di erosione). Verso sud si apre la Valle dell’Ardo, verso l’abitato di Belluno.
Il rifugio costituisce il principale punto di appoggio per le attività alpinistiche ed escursionistiche sui versanti meridionali della
Schiara, tra cui le spettacolari ed impegnative vie ferrate che ne attraversano le pareti portando nel cuore della montagna fino a
giungere alla cima o cambiare versante nelle traversate (ferrate Zacchi e Berti, Sperti, via normale al Pelf).
Il rifugio è aperto in estate e offre cucina tipica bellunese.
Il rifugio inoltre è l’abituale tappa conclusiva dell’Alta Via delle Dolomiti n.1 (125 km, 12 tappe, dal Lago di Braies a Belluno) e
funge anche da punto di appoggio lungo la traversata Monaco di Baviera – Venezia (520 km, 28 tappe). Nei pressi è presente
un ricovero di fortuna nel vicino bivacco Lussato.
Costruito ed inaugurato tra il 1950 ed il 1951 (ampliato rispetto alla configurazione iniziale nella prima metà del 1970) per
iniziativa della sezione CAI di Belluno, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini, dove un tempo sorgeva la Casera
di Pis Pilon, è dedicato ai caduti del glorioso VII Reggimento Alpini di stanza a Belluno. Nel 1952 vengono costruiti nei pressi la
Cappella della Regina Alpinorum a protezione degli escursionisti e a ricordo degli alpinisti morti in parete e nel 1969 il bivacco
Severino Lussato, una capanna in muratura dedicata al segretario sezionale caduto nel 1961 sulla Tofana di Rozes.
Per quanto concerne la Schiara, gli accessi principali sono 3, da Sud da case Bortot (nostro punto di partenza e ritorno),
sempre da Sud dal Col di Roanza e da Est da Caiada.
Il nostro itinerario ci condurrà ai piedi della Schiara, massima elevazione del Parco Naturale delle Dolomiti Bellunesi con i suoi
2.565 metri di altezza, risalendo la ripida valle del torrente Ardo e, se le condizioni lo permetteranno, aggirando le Pale de la
Mola attraverso la forcella del Pis Pilon.
Dal parcheggio di case Bortot (694 mt), a Nord della città di Belluno, imbocchiamo il sentiero n.501 lungo la mulattiera
principale in un continuo leggero saliscendi; poco dopo la partenza alla nostra destra troviamo le indicazioni per una deviazione
ad anello che porta al Bus del Buson (un interessante itinerario didattico che permette di visitare uno spettacolare canyon, e
che noi affronteremo in base allo sviluppo dell’escursione se le condizioni lo permetteranno); proseguiamo fino al bivio con il
sentiero n.506 al quale noi manteniamo sempre l’indicazione sentiero n.501 sulla destra fino alla località Ponte del Mariano
(681 mt.) che attraversa il torrente Ardo (attraversamenti su ponti che più oltre ripeteremo altre volte).
Arrivati a questo punto il sentiero n.501 (lasciamo sulla destra il sentiero n.507) inizia a salire ripidamente nel bosco di abeti e
faggi, fino a giungere al Col de le Ortighe e, poco oltre, all’ultimo tratto della salita verso il rifugio, chiamato “il Calvario”.
Impegnati nella ripida salita quasi non ci accorgiamo di essere giunti al rifugio perché sempre nascosto dagli alberi.
Dopo una sosta meritata per rifocillarci, ma soprattutto per ammirare lo spettacolo che ci circonda, se le condizioni lo
permetteranno, saremo pronti per riprendere a salire lungo il sentiero n.505 verso il punto più elevato della nostra escursione,
ossia la forcella del Pis Pilon (1.733 mt), lungo il ripido canalone che si stacca ad Est del rifugio (in alcuni tratti presenti utili cavi
d’acciaio per agevolare la salita), per poi ridiscendere la val de la Medassa che in passato era frequentata per i suoi importanti
pascoli.
Una volta giunti alla forcella, dopo le foto di rito, siamo pronti per affrontare la discesa: al bivio nei pressi prendiamo il sentiero
n.511 che punta decisamente verso Sud attraverso ampi pendii aperti ed erbosi. Giungiamo alla capanna bivacco de la
Medassa (1.340 mt) al limitare del bosco nel quale rientreremo seguendo sempre il sentiero n.511 fino all’incrocio con il n.507
che ci riporterà alla località Ponte Mariano attraverso la quale siamo già transitati in mattinata chiudendo lo spettacolare anello
ai piedi della Schiara.
Da qui ripercorreremo a ritroso il sentiero già affrontato.
L’itinerario si presta eventualmente ad essere accorciato giungendo solamente fino al rifugio in caso le condizioni non
consentano di proseguire oltre per raggiungere la forcella del Pis Pilon (in questo caso il dislivello complessivo sarà di 970 mt e
lo sviluppo totale di 13 km).

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